Adagiata in un'ampia conca prativa, protetta dalle guglie montuose delle Pale di San Martino ed immersa nel paesaggio incontaminato del Parco Naturale Paneveggio-Pale di San Martino, San Martino di Castrozza è una delle località turistiche più note ed apprezzate del Trentino. E' la meta ideale per gli appassionati di alpinismo ed escursionismo ad alta quota, del trekking, delle escursioni in mountain bike, del freeclimbing e di tutti gli sport legati alla neve, praticabili presso il comprensorio sciistico San Martino di Castrozza-Passo Rolle. Dal punto di vista amministrativo, la località appartiene a due distinti comuni della provincia di Trento: Siror, per la parte occidentale, e Tonadico, per quella orientale.
Le origini di San Martino di Castrozza sono legate ad un'antica istituzione religiosa, l'Ospizio dei Santi Martino e Giuliano che ospitava i viandanti che valicavano il Passo Rolle, provenendo dal primiero e diretti verso la Val di Fiemme. Come località turistica nacque nella seconda metà dell'Ottocento, su suggerimento dell'alpinista inglese John Ball, in seguito alla costruzione del primo albergo alpino, che sostituì la vecchia legnaia dell'ospizio. Già nei primi anni del Novecento si affermò come metà d'elite preferita dalla nobiltà e dall'alta borghesia dell'Impero Austro-Ungarico.
Il comprensorio sciistico di San Martino di Castrozz- Passo Rolle offre 60 km di piste, serviti da 23 impianti di risalita, all'interno di uno scenario naturalistico unico. L' area principale è il Carosello delle Malghe: dall'Alpe Tognola a Malga Ces, passando per Cima Tognola, Valcigolera e Punta Ces, ci sono circa 45 chilometri di piste tra le più belle del Trentino!
Numerose sono le vette dolomitiche che possono essere ammirate da San Martino di Castrozza: il Cimon della Pala, la Vezzana, il Rosetta, il Sass Maor, le cime Val di Roda, la Cima della Madonna, il rilievo più dolce della Cavallazza e le cime in porfido del Colbricon e del Colbricon piccolo.
Suggeriamo, infine, una visita anche all'antica Chiesa di San Martino, sorta nel Duecento a servizio del priorato dei Santi Martino e Giuliano; nel 1912 fu ampliata per esigenze turistiche assumendo l'attuale aspetto.