Nota anche col nome di "balcone delle Puglie", la cittadina di Minervino Murge sorge tra le valli dell'Ofanto e del Moncone. Alcuni ritrovamenti preistorici attestano che l'area fu abitata sin dal II millennio a.C., ma il primo nucleo abitativo risale all'VIII-VII sec. a.C..
La leggenda vuole che la città fu fondata da alcuni guerrieri scampati alla battaglia di Canne che si rifugiarono qui e, innamoratisi delle pastorelle del luogo, celebrarono riti nuziali in un tempio dedicato alla dea Minerva.
Sede vescovile sotto la dominazione normanna, nel XV secolo appartenne ai Principi di Taranto e nel 1508 da Ferdinando il Cattolico al conte Forti Onorati d'Aragona.
Situato a nord sulla sommità di una collina, in chiara posizione difensiva, il nucleo originario del Castello risale sicuramente ai Normanni; tuttavia nel corso dei secoli (e soprattutto sotto i Principi Pignatelli) ha subito notevoli manomissioni fino a diventare una dimora privata.
La Cattedrale dell'Assunta, risalente all'epoca normanna, fu completamente ricostruito tra il XVI ed il XVII secolo. La facciata in pietra ha un rosone che richiama lo stile romanico e tre portali rinascimentali; su quello di destra un altorilievo medioevale della Vergine col bambino, reperto forse dell'antica costruzione.
La Chiesa dell'Immacolata Concezione risale al XVIII secolo, realizzata su una vecchia chiesetta adibita a cripta funeraria. Presenta una facciata barocca racchiusa da due campanili; l'interno è ad un'unica navata a croce latina.
Interessanti sono anche la Chiesa di San Francesco, detta del Purgatorio, realizzata tra il XIV ed il XV secolo, la Chiesa della Beata Vergine dell'Incoronata, dall'imponente pronao, la Grotta di San Michele, le cui prime testimonianze risalgono all'anno 1000 ed il Faro, monumento eretto nel 1932 ad esaltazione del fascismo e dei suoi caduti.