Il toponimo sembra derivare, per la prima parte, dal latino "flexus" (piegato, con riferimento al corso del Brenta) e, per la seconda parte, aggiunta in un momento successivo, onora Angelo Artico a cui si deve il progetto del taglio del Naviglio, ramo minore del Brenta, per porre fine alle frequenti e dannose inondazioni del fiume.
Comune in provincia di Venezia, situato sulla sinistra orografica del Naviglio, il territorio di Fiesso d'Artico è il meno esteso della provincia. Legato al turismo, che ivi trova quale punto di attrazione principale la splendida Riviera del Brenta, il centro è noto, a partire dal dopoguerra, per la produzione di calzature di qualità.
Citato per la prima volta in documenti ufficiali risalenti all'XI secolo, fu un importante centro religioso. A causa della posizione, a metà strada tra Venezia e Padova, fu coinvolto nelle guerre che videro protagonista quest'ultima. Nel Quattrocento divenne territorio veneziano e si arricchì di eleganti ville che tuttora si possono ammirare.
Da vedere:
La chiesa parrocchiale della Santissima Trinità, edificata nella prima metà del XVIII secolo, si presenta in stile classico con colonne munite di capitello e poggianti su una vistosa base, nicchie con statue e timpano, il campanile, in posizione laterale e poggiante su un tronco di piramide, è movimentato da lesene, nella cella campanaria si aprono finestre ogivali, il tutto è sormontato da un tamburo. L'interno è decorato da un dipinto realizzato a tempera dal Guarana, conserva un altare, opera del Verona, pitture a tempera e tele di pregio.
Villa Recanati-Zucconi, edificata nella prima metà del XVIII secolo, è un edificio barocco a tre piani con portale ad arco affiancato da due finestre ovali, a loro volta sormontate da finestre rettangolari.
Villa Contarini, risalente al XVII-XVIII secolo, è edificio decorato all'interno da stucchi, custodisce collezioni di quadri, mobili e maioliche. Appartiene al complesso anche un oratorio con due campanili.
Villa Barbarigo-Fontana di epoca settecentesca con timpano ornato da statue, al suo interno conserva stucchi e dipinti dell'Urbani.
Villa Soranzo a Barbariga risalente al Cinquecento con facciata decorata ad affresco.
Villa Corner-Vendramin, edificio settecentesco con barchessa del Seicento e parco.
Villa Gennari-Lion seicentesca con parco ospitante statue del XVIII secolo.
Villa Contarini-Besenzon risalente al XVI secolo.
Palazzo Granelli-Prando di epoca settecentesca.
Villa Marchese De Seynos del XVII secolo.
Casa Venier-Tiepolo del Settecento.
Villa Correr-Marin del Settecento.
Villa Smania-Belvedere.