Sul toponimo non si registra concordia: potrebbe, infatti, derivare dal nome di persona Donnus o Donatus o dal latino "donax" (varietà di castagno tipico della zona). Si estende su entrambe le sponde della Dora Baltea, diviso in due parrocchie: sulla sinistra l'antico borgo medievale, sulla destra il più vasto abitato di Vert, che per quasi un secolo, tra il Seicento ed il Settecento erano distinti anche dal punto di vista amministrativo, costituendo due comuni diversi. Il territorio comunale è composto da numerosissime frazioni e confina con Pont Saint Martin, Pontboset, Perloz, Hone, Bard ed Arnad. Oltre ai tipici prodotti gastronomici, come la mocetta, offre l'ottimo vino Doc Val d'Aosta Donnas ottenuto dalle uve Picoutener.
Il ritrovamento di incisioni su roccia e massi coppellati dimostrano che la zona fu abitata sin dai tempi più remoti. I Romani hanno lasciato tracce importanti: un tratto della Via delle Gallie, lungo circa 200 metri, scavato in una roccia a strapiombo, un arco alto e spesso quattro metri, che in passato fungeva da porta dell'antico borgo che veniva chiusa durante la notte.
Dal Medioevo al XIX secolo la storia di Donnas fu condivisa dagli altri comuni della regione, caratterizzata da lotte tra le famiglie feudali e tra queste ed i Savoia.
Da vedere:
La chiesa di San Pietro in Vincoli, costruita a partire dal 1828 in luogo di un edificio sacro precedente già presente nel 1277. Dell'antico edificio rimane probabilmente un bassorilievo presente attualmente sul muro del campanile. Il portale della facciata e la decorazione interna sono opera dei valsesiani Francesco e Lorenzo Avondo. La chiesa è composta da tre navate suddivise da pilastri , conserva l'altare maggiore in marmo policromo sormontato da grande baldacchino e quattro altari laterali, un dipinto di Avondo del 1832 raffigurante i santi Apollonia, Lucia, Orso e Pantaleone, alle pareti del coro due quadri risalenti al periodo tra il Seicento ed il Settecento, il pulpito decorato da pannelli intagliati raffiguranti episodi della vita di San Pietro.
La cappella di Sant'Orso, situata all'estremità occidentale del borgo medievale, fu ricostruita nel XVII secolo.
La cappella di San Rocco in frazione Martorey, fondata nel 1663 e restaurata nel 1762, la facciata è decorata da un affresco di Pier Carlo Nomaglio raffigurante la Madonna, San Rocco e San Grato risalente al 1862.
La cappella del Sacro Cuore risalente al 1898.
La cappella di Bondon dedicata allo sposalizio della Vergine.
La cappella di Albard con facciata datata anno 1756.
La cappella dedicata alla Trasfigurazione di Nostro Signore nell'alpeggio di Verale, fondata nel 1753.
La Via romana delle Gallie all'entrata del borgo.