Situato nella parte più bassa della Val Venosta, tra Merano e Passo Resia, immerso nel verde dei boschi, tra vigneti e frutteti, Castelbello-Ciardes (Kastelbell-Tschars in tedesco) è comune della provincia autonoma di Bolzano, che vanta origini medievali, come testimoniano i reperti archeologici rinvenuti nella zona.
Il toponimo "Castelbel", attestato per la prima volta nel 1286, ha un significato molto vicino al nome attuale, mentre "Ciardes" ha origine preromana.
Nei pressi del paese è possibile osservare tracce di insediamenti preistorici e percorrere l'ex via Claudia Augusta, fatta costruire nel 15 a.C. dal generale Druso e terminata nel 47 d.C. da suo figlio, l'imperatore Claudio. L'antica strada, che varcando le Alpi metteva in comunicazione l'Impero Romano con il nord, è oggi non solo una pista ciclabile molto frequentata, ma anche un suggestivo sentiero escursionistico.
La storia del paese è indissolubilmente legata a quella del suo Castello, conosciuto dagli abitanti del posto come Schloss Kastelbel. Già menzionato nel 1238, fu costruito dai signori di Montalban, il castello ebbe nel corso dei secoli successivi diversi proprietari, fino all'incendio che lo distrusse nel 1825. Nel 1949, il castello, ridotto in rovina, passò nelle mani dello Stato Italiano che ne ha curato il restauro.
Nota anche per i suoi prodotti tipici, tra cui i vini pregiati (Chardonnay, Vernaccia, Blauburgunder e Gewürztraminer), Castelbello può offrire romantiche passeggiate tra i masi ed escursioni in mezzo alla natura, nonché la possibilità di pescare e di fare rafting sulle acque dell'Adige, salvo poi ammirare stupendi paesaggi innevati durante la stagione invernale.
Siti d'interesse:
- il Castello di Castelbello, che si erge maestoso su uno sperone roccioso che lambisce la riva sinistra del fiume Adige; menzionato per la prima volta nel 1238, al suo interno è possibile visitare la cappella, contraddistinta da innumerevoli affreschi realizzati dal primo '300 alla metà del '500, oggi in ottime condizioni a seguito degli ultimi lavori di restauro che hanno interessato anche le sale interne; suggeriamo anche la vecchia cucina (Alte Kuchl), il cortile interno e la mostra storica permanente "via Claudia Augusta";
- la Chiesa parrocchiale di San Martino di Ciardes, danneggiata da due frane e tre incendi che coinvolsero anche il paese. La struttura esistente oggi, caratterizzata dallo stile barocco e dal campanile a bulbo, risale al 1620;
- Castel Juval, così chiamato in riferimento al nome latino della montagna Mons Jovis (monte di Giove). Le prime notizie riguardanti il castello risalgono al 1278, ma è probabile che la sua costruzione sia avvenuta una trentina di anni prima. Particolarmente importante dalla metà del XIV alla metà del XVI secolo, passò nelle mani di diversi proprietari fino all'acquisto da parte di un privato nel 1913 che ne curò i restauri. Dal 1983 è la residenza estiva dell'alpinista Reinhold Messner, che vi ha sistemato alcune collezioni d'arte tra cui una galleria di quadri aventi come tema la montagna, una raccolta di maschere proveniente dai cinque continenti e oggetti d'arte tibetana;
- la Chiesa di Sant'Andrea, edificata nel XV secolo;
- i mulini di "Platter" a Ciardes e "Baumandl", luoghi in cui si può assistere al processo di macinatura.
- oltre 50Km di sentieri montani, per la gioia degli appassionati di trekking e di lunghe ed ossigenanti passeggiate all'aria aperta.