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Brentonico

Descrizione

Comune della provincia di Trento, Brentonico comprende tutta l'area dell'altopiano omonimo (anche se, in realtà, si tratta di una serie di terrazzi morenici) a nord-est della catena del Monte Baldo, tra il Lago di Garda e la Valle dell'Adige. Gode di un vasto panorama che spazia dal Lago di Garda alla Pianura Padana, dalle Dolomiti alle Alpi; in inverno, inoltre, è possibile divertirsi sulle piste del carosello sciistico di BrentonicoSki, i cui impianti sono prevalentemente concentrati nelle frazioni di Polsa, San Valentino e San Giacomo.
Sebbene l'area della Valle del Sorna fosse abitata dall'uomo sin dal periodo preistorico, prima, e romano, poi, come attestano gli interessanti ritrovamenti archeologici portati alla luce, solo nel medioevo si verificò una vera e propria colonizzazione intensiva dei luoghi, in concomitanza con la bonifica della montagna. Il castello di Brentonico è citato già nel 590 tra i castelli tridentini distrutti dai Franchi. Sottoposta ai veneziani dal 1411 al 1509, la valle ritornò in seguito al principato vescovile di Trento; nel 1703 le truppe francesi diroccarono il castello di Dossomaggiore, mentre nel maggio del 1915 la popolazione fu evacuata in parte in Austria ed in parte in Italia.
Il toponimo, secondo alcuni, deriverebbe dalla sua particolare forma a catino ("brenta" in dialetto trentino).
Siti di interesse:
- la Chiesa dei Santi Pietro e paolo, edificata nella seconda metà del XVI secolo su un preesistente edificio romanico di cui rimangono ancora molti resti, come la Cripta di san Giovanni (con ingresso a botola), alcuni affreschi, colonne cilindriche con capitello scolpito ed altari. Ricordata come pieve già nel XII secolo, è una delle chiese più illustri del Trentino e presenta un portale protetto da un atrio sui cui piedritti sono ancora ben visibili le misure metriche comunitarie. Oltre ai pregevoli capolavori artistici datati tutti XVI-XVII secolo, nella chiesa è conservata anche la bella pala d'altare della distrutta Chiesa di Fano.
- la Chiesetta di san Romedio, a pianta esagonale;
- la Chiesa di San Rocco, in stile barocco.
- la parrocchia di San Clemente a Castione, a tre navate con elegante fonte battesimale barocco;
- la Chiesa della Natività della Beata Vergine (XVII secolo) a Cazzano;
- la parrocchiale di San Zeno, ampliata nel Seicento;
- la seicentesca Chiesa di San Carlo a Sorne.
- la cinquecentesca Chiesa di San Matteo a Cornè;
- la parrocchiale di Santa Maria Maddalena a Prada, già menzionata nel 1456;
- la Chiesa di Sant'Anna (XVIII secolo) a Saccone;
- la Chiesa di San Giacomo, nell'omonima frazione, già menzionata nel 1570;
- i pochissimi resti del castello Terodol (XIV secolo);
- i resti di castel Rovione;
- i ruderi di castello Sajori;
- le rovine del castello di Dossomaggiore
- camminamenti e gallerie risalenti alla I Guerra Mondiale;
- la fontana settecentesca nella piazza antistante la Chiesa dei Santi Pietro e Paolo.
- le numerose residenze signorili (casa Baisi, casa Balista, palazzo Eccheli-Baisi);
- il Parco del Palù.
- la Riserva Naturale di Corna Piana.
- sporadici rinvenimenti preistorici nei pressi della Chiesa di Sant'Antonio.
- una fonte d'acqua salino-ferruginosa a temperatura costante di 8°C alle Molette.

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