Secondo comune della provincia di Trento per numero di abitanti, dopo il capoluogo, Rovereto (Rofreit in tedesco) è una graziosa cittadina situata a pochi km dal Lago di Garda, in Vallagarina, adagiata tra colline e vigneti. Dal punto di vista urbanistico Rovereto mantiene intatta la fisionomia tipica del borgo medievale, con case che si sviluppano attorno ad un castello, il tutto protetto da una spessa cinta muraria.
Il toponimo trae origine dalla toponomastica romana "Roboretum" ossia, "selva di querce"( con particolare riferimento ad un tipo arboreo particolarmente robusto e diffuso in Europa - dal latino "robor"vale a dire "forza").
Possedimento dei signori di Lizzana nel corso del XII secolo, successivamente passò ai Castelbarco e, nel 1416, alla Serenissima Repubblica di Venezia che incentivò la coltivazione del gelso e l'allevamento dei bachi da seta, diventando elemento trainante del futuro sviluppo economico. Caduto in mani austriache, si aggregò al Tirolo. E' questo il momento in cui si assistette alla nascita di filande e fabbriche, nonché alla contestuale edificazione di ville patrizie, accademie e circoli letterari: una fioritura economica, culturale e sociale, insomma. Occupata da Napoleone alla fine del '700, Rovereto venne successivamente annessa al Regno Italico, per tornare all'Austria dopo il Congresso di Vienna e diventare sede di un Capitanato, rimanendo sotto la bandiera austriaca fino alla fine della I Guerra Mondiale.
Rovereto è una splendida città d'arte, ricca di musei e monumenti, adatta sia per i cultori dell'arte che per gli amanti dello sport, grazie alle tante piste ciclabili, che conducono sino al Lago di Garda, nonché le vicine piste sciistiche di Brentonico Polsa-San Valentino e Folgaria.
Inoltre è anche Città della Pace, per la presenza della Campana dei Caduti, fusa col bronzo dei cannoni delle nazioni che parteciparono al I Conflitto Mondiale ed ogni sera, i suoi 100 rintocchi, commemorano i morti di tutte le guerre diffondendo un messaggio di pace e speranza.
Siti di interesse:
- il castello di Rovereto, edificato nel XIV secolo dai Castelbarco, nei pressi del torrente Leno, è anche chiamato castel Veneto ed è una delle più complete ed interessanti fortificazioni trentine. Trasformato in fortezza militare dai Veneziani, passò, poi agli Austriaci che lo tennero fino alla I Guerra Mondiale.
- la Chiesa di San Giovanni a borgo Sacco, pregevole esempio di arte barocca, le cui prime notizie risalgono al XIII secolo, fu ampliata nel Cinquecento e demolita nel Seicento (ad eccezione della sacrestia e del campanile) e ricostruita.
- il Santuario della Madonna del Monte, con facciata in stile barocco-roccocò, fu ricostruita nei primi anni del XVII secolo; all'interno numerosi ex-voto ed un affresco della Madonna con Bambino di autore ignoto.
- la Chiesa di San Marco, risalente al XV secolo, sulla cui facciata campeggia la statua in pietra del Leone di San Marco. Gravemente danneggiata durante la I Guerra Mondiale, fu riparata col contributo del governo italiano. La facciata fu rimodernata dall'architetto Mario Kiniger nel 1950. Si presenta ad una sola navata con cappelle laterali sul lato sinistro e nove altari marmorei settecenteschi. Su uno degli organi della chiesa tenne il suo primo concerto italiano W.A. Mozart.
- la casa natale di Antonio Rosmini, filosofo di fama mondiale;
- il sacrario militare di Casteldante;
- i tanti palazzi gentilizi (Casa dei Turchi, Palazzo Pretorio, Palazzo Piomarta, Palazzo Todesci-Micheli);
- la Manifattura Tabacchi dello Stato;
- l'Accademia degli Agiati;
- il Teatro comunale Riccardo Zandonai, edificato nel 1783;
- il MART (Museo d'Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto), con un patrimonio di oltre 30.000 opere tra dipinti, disegni, incisioni e sculture. Tra queste si possono ammirare capolavori di Depero, De Chirico, Balla, Morandi, Fontana e di protagonisti internazionali come Jasper Johns, Andy Warhol e Anselm Kiefer fino alle più contemporanee sperimentazioni degli artisti delle ultime generazioni.
- il Museo Storico Italiano della Guerra, ospitato presso il castello di Rovereto;
- il Museo Civico;
- la Campana dei Caduti sul colle Miravalle.