In provincia di Trento, Ala (Alla o Ah lan der Etsch in tedesco) è il centro più importante della Vallagarina, nel Trentino meridionale, allo sbocco della Valbona e della Val di Ronchi. Per la sua posizione strategica, Ala ha da sempre ricoperto un importante ruolo sia economico che militare, essendo situato lungo le più importanti arterie di comunicazione tra l'Europa ed il Mediterraneo.
In merito all'origine del toponimo si registrano due tesi, entrambe fondate storicamente: la prima ritiene derivi da un'"ala" dell'esercito romano, stanziatasi in zona; la seconda, invece, dal tedesco "hall" (magazzino).
Di origini romane, nel corso del Medioevo il borgo cominciò ad assumere una sua fisionomia urbanistica, procedendo, inoltre, anche alla costruzione di torri difensive (bastie) e porte d'ingresso alla città. Nel Cinquecento si sviluppò la coltivazione del gelso ed il conseguente allevamento di bachi da seta mentre, nel corso del secolo successivo, si incrementò la produzione di velluto, destinato soprattutto al mercato europeo. L'arte della seta e dei velluti modificò la città, facendone un centro economica di primaria importanza, richiamando nuovi abitanti e sollecitando trasformazioni sostanziali sia a livello urbano, sia in un ambito culturale ed artistico. Tra il Seicento ed il Settecento, complice la ricchezza economica ed il fervore culturale, la città si abbellì di nuovi e sontuose opere, palazzi nobiliari e capolavori architettonici.
Le attività commerciali legate alla seta entrarono in crisi nella seconda metà del XIX secolo, in concomitanza con l'avvio dei lavori per la realizzazione della ferrovia del Brennero.
Siti di interesse:
- la Chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta, situata su una collina sopraelevata rispetto al centro storico;
- la Chiesa di San Giovanni, nella piazza principale;
- il santuario di San Valentino;
- la Chiesa dei Frati Cappuccini;
- i Palazzi de' Pizzini, due costruzioni appartenute alla famiglia Pizzini: il più antico dei due, risalente al XVII secolo, ospita il Museo del Pianoforte Antico e l'Accademia Internazionale di interpretazione musicale su strumenti antichi; il secondo, invece, è un mirabile esempio di architettura barocca che annovera, tra i suoi illustri ospiti, Francesco I e Maria Teresa d'Austria e Mozart.
- Palazzo Angelini, di impianto Seicentesco, sebbene la struttura originaria risalga al Quattrocento;
- Palazzo de' Gresti, interessante esempio di architettura tardo-barocca, sede della giurisdizione civile del Vicariato e residenza del Capitano di Giustizia tra il '600 ed il '700.
- Palazzo Zanderighi, che ospitò San Carlo Borromeo nel 1565;
- Palazzo Taddei (XVII secolo), risalente al periodo veneziano.