Comune in provincia di Vicenza, situato al centro dell'altopiano omonimo, ai confini con il Trentino Alto Adige, Asiago è una località di villeggiatura estiva ed invernale, dotata di strutture moderne ed attrezzate, un comprensorio sciistico molto vasto formato da ben venti stazioni, 43 impianti di risalita, piste per lo sci alpino e di fondo e oltre 700km di sentieri sterrati da percorrere in mountain bike, nonché tanti itinerari per gradevoli passeggiate a piedi o a cavallo. È un paradiso per gli amanti della natura e del silenzio, noto per la produzione di uno dei formaggi Dop italiani più famosi.
Le tracce rinvenute hanno consentito di affermare che la zona fu abitata sin dal periodo Paleolitico.
Nel primo decennio del XIV secolo si venne a costituire la Reggenza dei Sette Comuni, un governo autonomo dotato di propria milizia, leggi e governo, distinti dai rimanenti comuni della provincia di Vicenza, ed Asiago ne divenne la capitale. Tale istituzione sopravvisse per cinque secoli, fino alla conquista da parte delle truppe napoleoniche che cancellarono ogni traccia di autonomia e sovranità. Teatro di sanguinosi scontri durante la Prima Guerra Mondiale, il paese distrutto dai bombardamenti, è stato riedificato in forme moderne.
Da vedere:
Il Duomo di San Matteo Apostolo, patrono del paese, è un'imponente struttura composta da tre navate con cupola centrale. La facciata in stile neoclassico è arricchita da un timpano e da colonnato corinzio, ospita nella navata destra una pregevole tela realizzata da Francesco Bassano il Giovane e nell'abside un'altra tela, opera di Francesco Bassano il Vecchio. L'edificio, costruito per la prima volta sul finire del XIV secolo, fu più volte distrutto e riedificato, l'ultima volta subito dopo la Prima Guerra Mondiale.
La chiesa di San Rocco, risalente al XVI secolo, fu distrutta durante la guerra e ricostruita in stile romanico.
La chiesa di Santa Maria Liberatrice.
Il sacrario militare, situato sul colle Leiten, non distante dal paese, è una monumentale costruzione a pianta radiale che custodisce i caduti della Prima Guerra Mondiale, italiani ed austriaci.
Il Monte Caberlaba con i suoi 1220 e più metri offre l'opportunità di godere di uno splendido panorama e di un contatto stretto con la natura.
L'Osservatorio astrofisico dell'Università di Padova, posto in località Pennar, è munito di un potente telescopio.
Il Palazzo del Municipio, nella piazza centrale del paese, dotato di torre.