Il toponimo non registra concordia: la tesi più accreditata fa risalire il nome al germanico "wald" (bosco). Comune in provincia di Cuneo situato sulla sinistra orografica del torrente Gesso, è punto di partenza ideale per numerose ed interessanti escursioni come al passo Barra della Vagliotta, alla cima Ghiliè, al pian del Lagarot. Il comune fa parte, insieme ai vicini Entracque, Vernante ed Aisone, del Parco Naturale delle Alpi Marittime, un'area protetta di quasi 28.000 ettari di terreno, creata nel 1995 dalla fusione del Parco dell'Argentera, della Riserva del Bosco e dei Laghi di Palanfrè.
Il centro ha origini altomedievali e il primo documento ufficiale che attesta l'esistenza del paese risale al XIII secolo: in quel tempo dipendeva dall'abbazia di Pedona. Poco tempo dopo giurò fedeltà agli Angiò e si costituì comune, benché molta parte della popolazione fosse legata ancora all'abbazia. Dopo la caduta degli Angioini il paese passò sotto il controllo di Amedeo VI e nel 1372 divenne feudo di Carlo dei Marchesi di Ceva. Dal 1424 Valdieri seguì le sorti dei Savoia, sotto il dominio dei quali era giunto, fino al Trattato di Cateau Cambresis, nel XVI secolo. Nel XVII secolo il Duca Carlo Emanuele I assegnò la contea di Valdieri al signore di Castel Rainero. Durante il periodo della dominazione francese furono numerosi i danneggiamenti e le ruberie da parte delle truppe francesi.
Da vedere:
La chiesa di San Martino, situata nella piazza centrale, fu edificata nel XVIII secolo su un edificio preesistente. Presenta una facciata neoclassica arricchita da quattro colonne sormontate da un timpano, all'interno è decorata da marmi ed affreschi e conserva un bassorilievo in marmo raffigurante la Pietà realizzata dai fratelli Collino.
La chiesa parrocchiale di Sant'Anna, risalente al 1819, presenta un'unica navata, facciata sormontata da un timpano, porticato sottostante e pregevoli decorazioni all'interno.
La cappella della Visitazione, eretta alla fine del XVI secolo, presenta un pregevole affresco.
Il Santuario della Madonna del Colletto del XVII secolo.
La necropoli preistorica recentemente scoperta con reperti risalenti all'Età del Bronzo.
Il Parco Naturale delle Alpi Marittime esteso quasi per ventiseimila ettari presenta una straordinaria varietà di specie di piante ed animali.
Il Giardino botanico alpino.
La Riserva Naturale.
L'Ecomuseo della Segale diverso dai musei tradizionali perchè all'aperto.
Il Museo degli antichi mestieri.
Il Museo etnografico.