Il toponimo, per la prima parte, fa riferimento alle torri del castello dei Della Scala, simbolo del paese, mentre la seconda parte, fa riferimento all'altro nome attribuito al lago di Garda.
Comune in provincia di Verona, situato al centro della Riviera degli Ulivi, sulla sponda del Lago di Garda, ai piedi del Monte Baldo, Torri del Benaco è una località di soggiorno molto apprezzata per il clima particolarmente mite e la presenza di diverse attrazioni, tra cui la Grotta La Tanella, in cui si trova una sorgente naturale, stalattiti e stalagmiti.
Le tracce della presenza umana in zona risalgono al 2000 a.C., come testimoniano i resti di villaggi palafitticoli. La colonizzazione romana inglobò il centro nell'Impero intorno al I secolo a.C., e di quel periodo rimangono diverse testimonianze; in epoca successiva furono i Goti, i Longobardi, i Franchi e gli Unni a prendere il controllo del territorio. Allo scopo di difendersi dai popoli invasori furono erette le mura di cinta. Negli anni successivi furono i Visconti ed i Da Carrara a contendersi il governo della sponda del lago fino al 1405, anno in cui il comando passò a Venezia. Il paese fu, poi, invaso dalle truppe di Napoleone e visse gli eventi che caratterizzarono la regione; fu annesso all'Italia nel 1866.
Da vedere:
La parrocchia dei Santi Pietro e Paolo, risalente al XVIII secolo, presenta una facciata suddivisa in due ordini, di cui l'inferiore più largo rispetto al superiore e separato da questo grazie ad un ampio cornicione. Entrambi i piani sono scanditi da colonne e nicchie ospitanti statue, completa il tutto un timpano. Il campanile a base quadrata si trova in posizione retrostante ed è sormontato da un terminale a forma di cipolla.
La chiesa della SS.Trinità di epoca quattrocentesca.
La chiesa di San Gregorio del XII secolo.
La chiesa di San Martino del Settecento.
La chiesa di San Marco del VII secolo.
La chiesa di San Faustino e Giovita.
La chiesa di San Giovanni.
La chiesa di Sant'Antonio.
La chiesa di San Siro.
La Torre dell'Orologio del Trecento, restaurata una prima volta nel 1532; un secondo intervento avvenne vent'anni più tardi, nel 1585 fu distrutta da un incendio. Fu restaurata molte altre volte. Il suono delle sue campane serviva a richiamare l'attenzione dei cittadini in occasione degli incanti.
Il castello scaligero trecentesco ospita il Museo etnografico.
La grotta La Tanella.