Il toponimo deriva dal nome proprio di persona latino Mauricus. Alle falde meridionali del Monte Cormet, Morgex è il cuore della Valdigne, perchè sin dai tempi più remoti, grazie anche alla particolare posizione geografica, fu centro vitale della vita amministrativa della Valle del Monte Bianco. Si trova in un'incantevole piana circondata da monti, tra cui il Monte Crammont e la Grivola, alberi, prevalentemente abeti, pini e larici, boschi e vigneti, dai quali si ricava l'ottimo Blanc de Morgex et de La Salle. Numerose sono le frazioni facenti parte del territorio comunale, alcune sparse sul fondovalle, altre incastonate sui monti. Da Morgex è possibile raggiungere i laghi alpini di Arpy, Licony e Pietra rossa, oltre alle località di Courmayeur e La Thuile per dedicarsi allo sci. L'abitato è ricco di storia con i suoi edifici di origine medievale e le dimore nobiliari.
I primi abitanti della Valdigne furono i Salassi, cacciatori e guerrieri esperti, fieri difensori della propria libertà che, dopo moltissimi anni di resistenza, dovettero arrendersi e soccombere ai Romani, desiderosi di estendere i loro domini su una regione di importanza fondamentale per i traffici. Dopo i Romani subì, per la sua particolare posizione, numerose e violente invasioni barbariche. Per Morgex fu fondamentale il dominio dei Conti di Savoia che garantirono stabilità e lo tennero al riparo dalle continue guerre caratterizzanti la storia di quel periodo. Fu sede della mistralia della Valdigne che comprendeva Courmayeur, Morgex, Prè-Saint-Didier, La Thuile, La Salle fino al Passo del Piccolo San Bernardo. Nell'ottobre del 1318 il Duca Amedeo V concesse al comune l'indipendenza, dichiarandolo Ville Libre. Durante la Seconda Guerra Mondiale fu sede di un folto gruppo di persone che si attivò per la liberazione.
Da vedere:
La parrocchiale di Santa Maria Assunta. Alcune fondamenta ed il campanile testimoniano che l'edificio risale al XII secolo, quest'ultimo presenta una cuspide ricoperta di rame e sovrastata da una croce. Nel Quattrocento, tanto la chiesa quanto il campanile, furono oggetto di restauro. Tra gli elementi più antichi una finestra ad arco ed il portale d'ingresso.
La cappella del Dailley, dedicata a Santa Margherita, esisteva già nel 1640, fu restaurata nel 1834.
La cappella del Lavancher, dedicata a Sant'Anna, fu costruita nella seconda metà del XVII secolo e ricostruita nel 1820.
La cappella del Villair dedicata a San Rocco. In origine esistevano due cappelle, nel 1759 fu ricostruita quella attuale.
La cappella di La Ruine dedicata a Maria Regina della Val d'Aosta.
La cappella del Liarey, dedicata a San Pietro e a Nostra Signora della Pietà, fu costruita nella seconda metà del Seicento.
La cappella di Licony interamente costruita nella roccia.
La cappella di Arpy dedicata alla Madonna della Neve. Originariamente vi era solo un oratorio con la statua della Vergine, poi sostituito nel 1733 da una vera e propria cappella ingrandita successivamente. Il 5 agosto, in onore della festa del Santo Patrono, vi si svolge una processione che da Morgex sale fino ad Arpy.
La Tour de l'Archet. Fu costruita verso il 998 e sopraelevata solo pochi decenni dopo, accanto alla prima struttura fu edificata una prima cinta muraria, ancora dopo altri corpi di fabbrica furono aggiunti all'interno del cortile. E'possibile che ci fosse una seconda cinta muraria, più grande rispetto alla precedente. L'edificio periodicamente ha ospitato il Conte di Savoia.
Il castello Pascal di La Ruine.
La casa forte Bozel del Villair.