Il toponimo deriva vie dal francese "tuile" che significa "tegola", poi traslato in "canale". In epoca romana il comune fu denominato Ariolica, mentre durante il Medioevo Thuilia. Infine dal 1939 al 1946 fu denominato Porta Littoria.
E' il comune più occidentale della Val d'Aosta, composto da numerose frazioni: Arly, Bathieu, Buic, Entreves, Grande Golette, La Joux, Les Granges, Les Suches, Moulin, Pera Carà, Piccola Golette, Petosan, Pont Serrand, Preillon, Promise, Thovex, Villaret.
La Thuile è situato in un'ampia valle coperta da prati e dominata dal Monte Rutor (3486 metri), lungo la strada che conduce in Francia, attraverso il valico del Piccolo San Bernardo.
E' un apprezzato centro di villeggiatura sia estivo che invernale, offrendo la possibilità di compiere gite in montagna, escursioni a cascate e laghi, oltre ad essere una rinomata stazione sciistica con impianti di risalita, scuole di sci e piste di fondo.
Il territorio di La Thuile ha registrato la presenza umana sin dalle epoche più remote; come gli altri comuni della Val d'Aosta subì l'invasione da parte dei Romani ed, a partire dal X secolo fu dominato dai Savoia. Il Colle del Piccolo San Bernardo ebbe un ruolo strategico dal XVIII alla prima metà del XX secolo grazie alla particolare posizione che consentiva il controllo del territorio nei conflitti tra Regno di Sardegna e Regno di Francia. La Thuile fu occupata dai Francesi una prima volta nel 1704, una seconda nel 1794. Durante la Seconda Guerra Mondiale fu sede dei combattimenti dei partigiani italiani e francesi contro le truppe tedesche.
Al principio La Thuile era un piccolo villaggio di contadini e pastori, alla fine del 1920 si ebbe un notevole incremento demografico grazie alla scoperta ed allo sfruttamento delle miniere di carbone, chiuse nel 1966. Nel 1948 fu costituita la Società Funivie del Piccolo San Bernardo, seguì la creazione della stazione sciistica con l'inaugurazione della prima seggiovia La Thuile-Les Suches, seguita dalla Les Suches-Chaz Dura.
Da vedere:
Il cromlech, pietre disposte in modo da formare un cerchio, situato sul passo del Piccolo S. Bernardo, lasciato dalle popolazione preromane.
Le costruzioni di epoca romana: a colonna di Giove, che dà il nome al colle Mons Minoris Iovis, il fanum gallo-romano.
Le fortificazioni costruite nel XIX e XX secolo dal Regno d'Italia i cui resti sono oggi ancora visibili.
Il Giardino della Chanousia, parco botanico della flora alpina.