Il toponimo deriva dal francese "castiglione". E' il comune più popolato della regione dopo Aosta, situato nel punto in cui la Valtournenche si apre verso la Valle Centrale a circa 550 metri di altezza, in una conca soleggiata, sui due versanti della Dora Baltea e del torrente Marmore. Si estende dai piedi della collina al torrente, sovrastato dal Monte Zerbion a Nord, dal Barbeston e dalla Cima Nera a Sud, in una posizione vantaggiosa che l'ha reso un centro importante sin dalle epoche più remote. Oggi è una cittadina industriale e dedita al turismo grazie alle moderne strutture, agli attrezzati impianti sportivi ed alla vicinanza con Saint Vincent. Il centro è dominato dai castelli Baron Gamba e di Ussel, conservando abitazioni risalenti al XVI e al XVII secolo e in alcune frazioni si possono ammirare, ancora intatti, gli antichi nuclei rurali ed alcune torri medievali, come La Tour, Nèran e Conoz.
Il rinvenimento di reperti protostorici a Nèran, sulla collina di Saint Clair e nei pressi del castello di Ussel lasciano ipotizzare la presenza dell'uomo in queste zone sin dall'epoca preromana; fu successivamente conquistato dall'esercito romano che, sottraendo le terre ai precedenti abitanti, vi si insediò. In epoca medievale fu feudo della nobile famiglia degli Challant e divenne luogo obbligato di transito e pedaggio, il comune più importante dopo Aosta. All'epoca la cittadina era circondata da una cinta muraria su cui si aprivano quattro porte. Intorno al 1361 la famiglia di Challant-Chatillon si estinse ed il feudo tornò sotto la giurisdizione diretta dei Savoia. Nel 1366 Ibleto di Challant acquistò il castello che, dopo la sua morte, fu ricevuto in eredità dal figlio Giovanni e Francesco. Morto quest'ultimo, fu acquisito dalla figlia Caterina, benché fosse viva la consuetudine che le donne non potessero ereditare feudi e castelli. La famiglia Challant dei rami di Fenis e di Aymavilles contrastarono quella trasmissione e nel 1456 Giacomo di Challant- Aymavilles ottenne dal duca di Savoia l'investitura del feudo e assediò il castello di Caterina fino alla resa di questa. Con la morte prematura nel 1802 dell'ultimo erede degli Challant il fondo passò ai Passerin d'Entrèves
Da vedere:
Il castello di Ussel situato appena oltre la Dora e fatto costruire da Ebalo di Challant tra il 1341 ed il 1345. Osservandone la struttura, si evince l'evoluzione dell'architettura dell'epoca rispetto a periodi precedenti: i muri perimetrali sono meno spessi del consueto, le feritoie sono affiancate dalle finestre. Presenta pianta rettangolare e gli angoli del lato sud sono stati arricchiti da due torri cilindriche, in passato collegate tra loro da un passaggio protetto da un muretto dotato di merlature. Agli angoli del lato nord si trovano torri quadrate ed al centro il mastio, il perimetro è decorato da una fascia orizzontale caratterizzata da archi scolpiti nella pietra, le bifore presentano elementi decorativi tutti diversi gli uni dagli altri, dell'archivolto della porta d'ingresso rimangono solo alcuni frammenti in pietra scolpita. L'edificio fu donato dai Passerin d'Entrèves all'Amministrazione regionale, dopo un accurato recente restauro, è oggi sede di esposizioni.
Il castello Baron Gamba situato nella zona ovest di Chatillon, a Cret de Breil, fu edificato nei primi anni del Novecento, possiede un parco di circa 7000 metri quadrati.
Il castello Passerin d'Entrèves sull'altura sovrastante il borgo è uno dei più antichi della regione. Fu dimora degli Challant per molti anni, nel XV secolo Caterina di Challant fece costruire una cinta muraria ed un fossato per proteggersi dall'assedio posto in essere da Giacomo di Challant. Nel 1717 furono sistemati i giardini, realizzati lavori di ristrutturazione ed un salone decorato da stucchi. Nel 1755 il castello fu gravemente danneggiato da un sisma e, rimaneggiato, perse le sembianze tipiche degli edifici medievali per acquisire quelle di palazzo signorile. Nella seconda metà del XVIII secolo fu nuovamente ristrutturato ed abbellito. Nel XIX secolo divenne di proprietà dei Passerin d'Entrèves che fecero demolire l'antica torre medievale situata nel lato ovest e fece costruire un alloggio per i domestici e le stalle
Il ponte di epoca romana sul torrente Marmore composto da un unico arco e rivestito di lastre di marmo bianco.
La chiesa di San Pietro, che domina il borgo, fu edificata sul luogo in cui probabilmente esisteva un tempio dedicato ad Augusto, come testimoniano tre epigrafi romane del I-II secolo d.C. collocate sul luogo. Sicuramente di antichissima costruzione, il primo documento ufficiale che testimonia l'esistenza della chiesa risale alla fine del XII secolo. Il primitivo edificio, molto diverso da quello attuale, fu più volte trasformato nel corso dei secoli XVII e XIX. Nei primi anni del Novecento fu parzialmente demolito per far posto alla nuova chiesa. Della vecchia rimane il presbiterio ed il campanile con doppia fila di bifore sul quale si apre un antico portone sormontato da un architrave in pietra lavorata del 1607. Conserva un fonte battesimale del 1789, l'altare maggiore in marmi policromi donato alla chiesa nel 1791. Dall'antistante piazzale la vista spazia sui monti che sovrastano Chatillon e Saint Vincent.
Il Museo parrocchiale allestito all'interno della cappella che anticamente ospitava la famiglia D'Entrèves durante le funzioni religiose nella parrocchiale di San Pietro.
La cappella di Sant'Anna a Bellecombe, edificata nel 1679, possiede una facciata affrescata con immagini di Sant'Anna, della Madonna e dei Santi Pietro e Grato.
Il convento dei Cappuccini, antica casa trasformata in convento nel XVII secolo per volere Paul Emmanuel di Challant. Annessa alla casa vi era una cappella dedicata a San Grato riedificata tra il 1635 ed il 1642 e consacrata a San Francesco di Assisi. L'edificio fu poi utilizzato per diversi scopi: nel 1800 come magazzino, scuola, lazzaretto, caserma, fino al 1895, anno in cui fu acquistato dal vescovo di Aosta ed ancora oggi ospita la comunità dei Cappuccini.
Il Municipio, edificio realizzato intorno al 1850, presenta un portico e tre piani.
La cappella di Saint Clair, situata su una collina, era dedicata a Notre Dame du Chaterland. Vanta origini antichissime, fu ricostruita nel 1663 ed intitolata a Saint Clair, poi di nuovo ricostruita nel 1878.
La cappella dedicata ai Santi Antonio e Bartolomeo, di cui non è nota la data di costruzione, fu probabilmente ricostruita nel XVIII secolo.
La torre di Nèran facente parte di un insieme di edifici presenta pianta quadrata e potrebbe risalire al XII secolo.
Il ru du pan perdu un'antica conduttura costruita nel XIV secolo che si arrampica sulle pareti rocciose. Conduceva l'acqua dal torrente Marmore fino ad oltre le colline di Saint Vincent.