La località è meta privilegiata dei turisti per le sue spiagge ampie e sabbiose, come quella dei Maronti, ben attrezzata e piena di stabilimenti e per il suo verde paesaggio, caratterizzato dalla foltissima pineta di Faiano.
Particolarmente interessanti sono i cosiddetti "Pilastri", costruiti alla fine del '500 per far giungere al centro di Ischia l'acqua e che si presentano come un insieme di archi in doppio ordine che uniscono i dorsali dell'altura di Faiano con le propaggini del Monte dei Vezzi.
A Barano si trovano il riassunto di tutte le forme di erosione che si trovano in Italia.
Le "cave", infatti, tagliano nettamente il territorio con colpi di forme erosive: in questo paesaggio, caratterizzato da fenomeni di fumarole e sorgenti di acque caldissime, che sgorgano sulle battigie, si trovano la celebre "Cava Scura", sulla spiaggia dei Maronti, le cave di S.Angelo, la cava del Ponte di Buonopane e la cava Pallarito.
I principali monumenti da visitare sono la Chiesa di S.Sebastiano, costruita probabilmente alla fine del XVI secolo e sede di un convento agostiniano fino al 1653. Custodisce varie tele del pittore lacchese Alfonso Di Spigna e una statua a mezzobusto di San Sebastiano, che risale al XVIII secolo.
La Chiesa di S.Rocco, risalente al XVII sec., conserva una tela di Cesare Calise datata nel 1632 della Madonna del Rosario: la Chiesa parrocchiale di S.Giovanni Battista del XIII secolo e la Chiesa parrocchiale di S.Giorgio, già esistente, ma molto più piccola, nel 1300. Successivamente fu allargata ed allungata e vi si edificò un campanile. Oggi la chiesa possiede quattro altari, di cui uno fu dono di Ferdinando II, un crocefisso del 1300, un quadro del Di Spigna e una croce molto antica.
Folkloristica è la danza della Ndrezzata, una particolarissima manifestazione che si svolge nella contrada di Buonopane in occasione della Festa di S.Giovanni Battista e durante la quale i "danzatori", a ritmo di un ballo sfrenato, si combattono armati di "mazzarielli" e spade di legno.