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    Si racconta una bella storia, sulle colline di Fumane. La storia di una grazia ricevuta: era il 1860 e i contadini del posto, come ex-voto alla Madonna per avere liberato le loro vigne dal flagello della filossera, eressero in suo onore il santuario de...

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Le Salette Vini Valpolicella

Produzione Vini di Qualità Valpolicella Classico Amarone della Valpolicella Recioto Fumane Verona Veneto Italia

Contatti

Fumane via Pio Brugnoli, 11/c +39 045 7701027 +39 045 6831733

Descrizione

Si racconta una bella storia, sulle colline di Fumane.

La storia di una grazia ricevuta: era il 1860 e i contadini del posto, come ex-voto alla Madonna per avere liberato le loro vigne dal flagello della filossera, eressero in suo onore il santuario de La Salette.

Una chiesa che si sporge protettiva sul paese, arrampicata su uno spuntone di roccia, circondata da colline e vigneti. Alcuni di questi si stendono proprio poco sotto l'edificio sacro e appartengono da sempre ad una famiglia «storica» di vignaioli della Valpolicella: gli Scamperle, titolari dell'azienda che si chiama proprio come il santuario, Le Salette.

Anche la loro è una storia bella, che racconta anni di fedeltà e passione per la terra, soprattutto per la viticoltura.

Da generazioni infatti la famiglia Scamperle si dedica alla coltivazione dei vigneti, il cui numero negli anni è andato gradualmente aumentando.

Oggi sono 25 gli ettari di proprietà, sparsi negli angoli più vocati della Valpolicella Classica e Doc: Fumane, Negrar, Sant'Ambrogio, Cellore d'Illasi. Le uve coltivate sono le più classiche della zona: corvina, un po' di oseleta, garganega, molinara, poco cabernet.

Una crescita lenta e prudente, in linea con una cultura contadina che non forza la mano alla natura, ma ne asseconda i ritmi per esaltarne le caratteristiche e l'originalità.

Una filosofia produttiva che si traduce nella scelta di assegnare alle uve di ogni vigneto una sorta di «certificato di nascita».

All'inizio degli anni '80 la conduzione dell'azienda passava da Fulvio al figlio Franco e a sua moglie Monica; si apriva per l'azienda un capitolo nuovo, testimoniato in particolare da una decisione tanto insolita (per l'epoca) quanto significativa del loro pensiero, quella di firmare ogni bottiglia con il nome della località che le ha dato vita.

Nascevano così il Valpolicella Superiore «Ca' Carnocchio», l'Amarone «La Marega», il Recioto della Valpolicella «Le Traversagne», il Valpolicella Superiore «I Progni»...

Perché ogni vigneto ha la sua personalità ed è giusto che gli venga riconosciuta.

E' come per i figli: sono tutti diversi.

Così le uve e il vino.

Così, per esempio, è «Cesare», un vino che ha il nome di un figlio, il secondogenito di Franco e Monica, nato nel suo stesso anno, il 1988; un passito bianco di uve autoctone come la garganega, misto ad un po' di moscato e di malvasia. Un vino color oro acceso, che profuma di miele, frutta secca, fiori bianchi e ha un gusto dolce e rotondo, pulito e persistente.

In questi vent'anni l'azienda Le Salette non si è mai fermata, trovando la sua ragione d'essere nella ricerca ostinata e costante della qualità; uno sforzo, questo, condiviso da tutta la famiglia.

Franco Scamperle si occupa della vinificazione, suo padre Fulvio lo assiste nei lavori in campagna, Monica cura la parte commerciale, le relazioni esterne e all'occorrenza s'impegna in lavori di cantina. In un'azienda a conduzione familiare il lavoro è sempre tanto, spesso non da' tregua: pure, c'è sempre tempo per l'amico che va a trovarli, per l'ospite di passaggio.

Nella geografia dell'Italia settentrionale, la provincia di Verona occupa un posto privilegiato. E' interessata infatti dalla presenza della fascia occidentale delle Prealpi Venete, che si estende alle sue spalle in direzione ovest-est, fornendole una buona protezione dai venti più freddi che provengono dal nord Europa.

Gode anche della particolare conformazione delle prime falde delle stesse Prealpi: i Monti Lessini, che sorgono a nord della città, a metà tra la sua provincia e quella di Trento. In essi, a quota 2070 m/slm, si trova il passo delle Tre Croci dal quale scendono masse d'aria fredda che tuttavia si riscaldano lungo il percorso. In effetti la vallata che discende da questo passo e arriva fino all'abitato di Giazza (990 Mt) è sempre caratterizzata da una elevata ventosità.

Oltre alla funzione protettrice dei rilievi lessinici, il clima di Verona e dintorni è ulteriormente addolcito dalla presenza di una grande massa d'acqua qual è il Lago di Garda, che mitigando i rigori invernali e gli eccessi di calore estivo contribuisce a creare un habitat ideale per le colture mediterranee.

Il clima di Verona, grazie ai suoi inverni miti e, soprattutto in collina, poco soggetti a nebbie e umidità, e a estati nel complesso temperate, si presenta perciò fin dalle epoche più remote della sua storia come un territorio altamente incline alla coltivazione della vite e dell'olivo, che qui trovano le condizioni geoclimatiche più adatte per esprimersi al meglio.

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