La storia dell'arrampicata a Trieste comincia agli inizi del Novecento, quando in Val Rosandra vengono aperte le prime vie, ma è con il grande alpinista Emilio Comici, a partire dagli anni Venti, che si inizia a parlare di scuola triestina e l'arrampicata diventa un'attività sempre più diffusa. Oggi qualsiasi area limitrofa alla città è ormai stata conquistata e contrassegnata da vie storiche.
Destinazione privilegiata dei climber sono le splendide falesie di roccia calcarea, amate da esperti e principianti per gli spettacolari panorami che si conquistano una volta scalate. Soprattutto in primavera e autunno, c'è tutto un brulicare di corpi appesi dal settore più piccolo, quello di Sistiana, la cui prima via è a due metri dalla spiaggia, alle grandi pareti della Val Rosandra, quasi alpine, che offrono oltre trecento vie. Sono frequentatissime anche le pareti di Costiera e Napoleonica, molto apprezzate soprattutto perché, oltre che panoramiche, sono al riparo dalla Bora.
Curiosità
La prima scuola di roccia del C.A.I. è stata aperta a Trieste, all'imbocco della Val Rosandra, presso il Rifugio Premuda, a 80 metri d'altitudine. Ebbe tra i suoi istruttori Emilio Comici, in memoria del quale è stato eretto un cippo sulla sommità del Crinale. Ancora oggi, gli alpinisti triestini vengono in Valle per allenarsi sulle brevi ma impegnative pareti di roccia che arrivano al 6 e 7 grado.