Il profumato e ambrato miele di sataredda, prodotto derivato dal timo che cresce sui Monti Iblei, è stato celebre nel mondo classico. In particolare Plinio, nella sua Naturalis Historia, lo rapporta a quello greco del Monte Imetto. La dea Ibla, perlatro raffigurata nella moneta dell'omonima città, reca il "mellarium vas" e, sul retro, ha l'ape sul retro della nuca. la produzione aviaria è sempre stata una costante nelle attività lavorative di Avola, sia quando era situata sul colle Ibleo, sia dopo la traslazione in pianura. Lo stemma della città, che nella parte superiore dello scudo rpesenta la crice, nello spazio sottostante, diviso da una fascia, ha da sempre effigiato tre api, dapprima su dei colli, poi da sole con le ali aperte e smaltate in oro.
(fonte: Avola, la città esagonale)