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Spormaggiore

Descrizione

Immerso nella natura incontaminata del Parco naturale Adamello-Brenta, a poca distanza dall'altopiano della Paganella, Spormaggiore è un ridente comune della provincia di Trento, situato su una terrazza naturale che si affaccia sulla Val di Non. E' la meta ideale per gli amanti di lunghe e salutari passeggiate a piedi ed in mountain bike mentre, durante il periodo invernale, è possibile raggiungere in breve tempo il comprensorio sciistico della Paganella.
Il toponimo "Spor" deriverebbe dal latino "sparum", ad indicare collettivamente tutti gli insediamenti sorti lungo lo Sporeggio. Le prime notizie documentate risalirebbero al 1185.
I primi abitanti della zona furono i Reti, presenza testimoniata dal Dos di Ciasion. Seguirono i Galli Cenomani, i Romani ed i Longobardi. Intorno all'anno Mille si costituisce il comune con delle proprie regole, pur continuando ad appartenere alla contea tirolese fino al 1815.
Siti di interesse:
- le rovine di Castel Belfort, risalente al XIV secolo;
- Corte Franca, antica dimora feudale oggi sede della Casa del Parco, dedicata al re dei boschi, l'orso bruno alpino;
- la Chiesa di San Vigilio, già esistente nel 1295, ed oggetto di successivi rimaneggiamenti ed ampliamenti, è affiancata da un elegante campanile quadrato, terminante con una doppia fila di trifore. L'ingresso è preceduto da un atrio rettangolare in stile rinascimentale; il portale è a sesto acuto con bei motivi in rilievo, datato 1686. L'interno è ad una navata con tre campate, presbiterio e prezioso altare maggiore seicentesco in legno intarsiato e dorato. Pregevoli la pala d'altare di Martino Teofilo polacco, la cantoria, lo scudo funerario ligneo del conte Pancrazio Spaur ed il monumento sepolcrale.
- la nuova Chiesa, edificata accanto a quella più antica, su progetto dell'ingegnere De Claricini. E' in stile Lombardo con elementi bizantino, alta, luminosa, con ampie finestre e largo uso di pietra viva.
- la Cappella della Madonna delle Grazie, fatta costruire nel 1719 dai conti Spaur e situata là dove la vecchia e la nuova chiesa si intersecano.

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