Comune in provincia di Terni, posto su una rupe di tufo dalle pareti che creano uno strapiombo sulle valli del Paglia e del Chiani, la cittadina ha conservato la sua originaria struttura urbana medievale nella quale si sono inserite, con grande omogeneità ed unitarietà, eleganti testimonianze di epoca rinascimentale. Della antica cinta muraria, che fu edificata a scopo difensivo, rimangono sfortunatamente solo poche tracce; si conservano però le tre porte d'accesso. Sull'abitato domina la possente mole del duomo, un vero e proprio gioiello architettonico.
La zona fu abitata probabilmente sin dai tempi più antichi, forse dall'Età del Ferro; i reperti rinvenuti attestano la presenza degli Etruschi che resero il centro, per alcuni corrispondente all'antica Volsinii, intenso e florido, soprattutto nel periodo compreso tra il V ed il IV secolo. Dopo la conquista da parte dei Romani, visse un periodo di decadenza che terminò nell'Alto Medioevo grazie alla vicinanza della via Francigena. Intorno al 1100 si eresse libero comune e ampliò i suoi confini; successivamente fu coinvolto in modo diretto nella storica rivalità tra le due famiglie dei Filippeschi e dei Monaldeschi, fino a metà del Trecento, allorchè fu portato sotto la sfera d'influenza papale. Nel 1860 Orvieto ed il suo territorio entrarono a far parte del Regno d'Italia, annessi alla provincia di Perugia; nel 1927 entrò a far parte di quella ternana.
Da vedere:
Il duomo, costruito tra la fine del XIII e la prima metà del XIV secolo in stile gotico, presenta una facciata spettacolare, disegnata dal Maitani, ricca di mosaici e sculture, con guglie ed un rosone trecentesco dell'Orcagna. Le tre navate all'interno sono rivestite da fasce bicolori, come i fianchi esterni, da cui sporgono le absidi di cinque cappelle. L'edificio conserva tantissime opere d'arte, pregevoli altari, un coro trecentesco ed il reliquiario del Corporale del 1338.
La chiesa di Sant'Andrea costruita tra l'XI ed il XII secolo su un preesistente edificio paleocristiano. È arricchita da un portico con colonne e da un campanile con bifore e merli, a pianta dodecagonale. All'interno sono presenti tre navate con colonne in granito.
La chiesa di San Lorenzo de Arari, risalente al XIII secolo, con campanile a vela e portale del Quattrocento, l'interno a tre navate è decorato da affreschi del Trecento.
La chiesa di San Domenico custodisce un'opera di Arnolfo di Cambio.
La chiesa di San Giovenale di epoca romanica.
La chiesa di San Francesco del Duecento.
Palazzo Soliano del Duecento ospita il Museo dell'opera del duomo che raccoglie tantissime opere, tra cui un Autoritratto del Signorelli ed una Madonna con Bambino e santi di Simone Martini, due statue di Andrea Pisano. La sezione archeologica espone reperti funerari di epoca etrusca.
Il pozzo di San Patrizio costruito su progetto di Antonio da San Gallo il Giovane. In 62 metri di profondità si aprono 72 finestre, il tutto circondato da due scale elicoidali.
Il Palazzo del popolo, edificato tra il XII ed il XIII secolo in stile romanico-gotico.
Palazzo Faina sede del Museo civico espone materiali di epoca etrusca e greca.
La necropoli etrusca del Crocifisso del Tufo e la necropoli di Cannicella.
Palazzo Papale del Duecento sede del Museo archeologico nazionale.
Il Tempio del Belvedere di epoca etrusca.
Palazzo Gualterio del Cinquecento.
La Rocca del 1364.
La Torre del Moro.