Il toponimo ha origini romane e deriva dal nome proprio "Cilius" o "Coelius", probabilmente il nome di un soldato veterano al quale furono assegnate queste terre. E' un comune in provincia di Vercelli, il cui territorio è composto da numerose frazioni equidistanti dal Parco Naturale del Monte Fenera e dalla Riseva Naturale del Sacro Monte di Varallo. Situato nella media Valsesia, su un altipiano a 685 metri di altezza, e circondato da boschi, gode di una posizione privilegiata dalla quale è possibile ammirare le Alpi. Numerosi sono gli itinerari che possono essere intrapresi, come quello verso il Mulino Benvenuto, il Mulino Medana, la frazione di Zagro con le caratteristiche fontane in sasso, la frazione di Tairano, caratterizzata dalle case con le torri, la frazione di Merlera, la più distante dal capoluogo, con le singolari case in pietra con loggiati.
Il paese ha origini romane. Nel 187 a.C. l'Impero conquistò il territorio di Novara e fu disposta l'assegnazione delle terre sottratte ai vinti ai veterani, come era costume dei Romani. I fondi assunsero il nome dei soldati assegnatari. Furono costruite le prime abitazioni che, con il tempo, aggregandosi tra loro, diedero luogo a tanti piccoli centri. La storia successiva e le vicende di Cellio sono quelle che ha vissuto la Valsesia.
Da vedere:
La chiesa parrocchiale di San Lorenzo, risalente al XVI secolo, fu ingrandita nella seconda metà del XVII secolo. Presenta varie cappelle: in una, pregevolmente affrescata, sono conservate le reliquie di San Cirillo, in un'altra si conserva un Crocifisso di ottima fattura ed affreschi di Lorenzo Peracino del 1754. Nella terza cappella a sinistra è custodita una tela di Tanzio da Varallo nella quale è raffigurato San Carlo con la croce e tre vetri del 1623. Preziosi gli affreschi del coro raffiguranti l'esaltazione della Croce del Rocca e quelli della volta della Sacrestia eseguiti dal Peracino. La chiesa possiede il campanile più alto della Valsesia, ben 56 metri e 200 gradini, che domina l'intero paese, con una campana del 1486, la più antica, ed una di ben 20 quintali di peso, la più grande. Dal piazzale antistante la chiesa si gode di uno splendido panorama.
La chiesa di San Matteo a Carega, la frazione più vasta e popolosa di Cellio, presenta nel coro affreschi del Velatta ed un campanile interamente in granito.
La piccola chiesa della Madonna dell'Oro costruita nel 1686 da un pastore in segno di riconoscenza per la figlia che, cieca, aveva miracolosamente riacquistato la vista.
San Jacu Pitu, oratorio del 1400, costruito sul percorso per il Sacro Monte di Varallo, con affreschi raffiguranti San Giacomo, Santa Caterina ed altri santi.
La chiesetta di Sant'Antonio del 1500 con affreschi particolarmente pregevoli.
La chiesa di Sant'Anna ad Agua, situata al centro della frazione, custodisce un quadro raffigurante la battaglia tra Francesi e Valsesiani del 1636
La chiesa intitolata all'Ausiliatrice a Tairano, frazione riconoscibile per le case con le torri. L'edificio sacro custodisce una preziosa statua in legno dorato raffigurante la Madonna
La chiesa di San Gottardo a Valmonfredo.
La chiesa di San Bernardo a Merlera.
Il Museo civico.