Situata sul versante meridionale dell'Etna, Belpasso, dal punto di vista urbanistico, presenta un particolare tracciato a scacchiera, realizzata dal mastro Michele Cazzetta nel 1693.
Inizialmente la città si chiamava Malpasso, dal latino "Mali passu", che potrebbe significare o "passo del melo" (malum) o "passo disagevole" (malus). Nel 1669 una catastrofica eruzione dell'Etna rase al suolo la città ed il borgo venne riedificato col nome di Fenicia Moncada, in onore della potente famiglia feudataria dei Moncada. Pochi anni più tardi, nel 1693, un terremoto rase al suolo circa i 2/3 dell'edificato; si procedette, quindi, ad una seconda ricostruzione dando al sito il nome beneaugurante di Belpasso, affidando il lavori al Cazzetta, a cui si deve il merito di aver conferito alla città la sua attuale disposizione urbanistica, con un reticolato di strade che si incrociano ad angoli retti, ed a cui viene dato il nome di "rette" (strade in direzione nord-sud) e "traverse" (strade in direzione est-ovest).
Belle da visitare sono la Chiesa Madre del 1700 e l'ex Chiesa Collegiata del Convento che conserva splendidi affreschi del 1700. Rilevanti sono pure il Palazzotto Bufali e il Palazzo Scrofani entrambi del XIX secolo.