Il Golfo di Napoli ed il suo mare: un binomio indissolubile! Con il Vesuvio che lo sovrasta, quasi a proteggerlo ed il Castel dell'Ovo, adagiato su una lingua di terra protesa verso il mare.
Napoli è il suo mare. Napoli è una cucina che sa di mare: gli spaghetti con le vongole, la pizza con le acciughe, le "maruzze" (lumache di mare), la frittura "di paranza" o di gamberi e calamari. Il mare, infine, è una costante anche nelle canzoni napoletane:
"Maruzzella, Maruzzè... /t'e miso dint'a ll'uocchie 'o mare /e mm'hê miso 'mpiett'a me /nu dispiacere..." (Renato Carosone - "Maruzzella").
All'ombra del vulcano, altre città del Golfo di Napoli in passato hanno trovato vita e morte: pensiamo, ad esempio, a Pompei, Ercolano e Stabia, ridenti luoghi di villeggiatura della nobiltà romana, che furono completamente sommerse da ceneri e lapilli nel 79 d.C.; ceneri e lapilli che hanno contribuito, però, a rendere fertilissime le campagne circostanti (la c.d. Campania felix).
Infine, sempre dal mare Torre del Greco trae le materie prime per realizzare quei "gioielli" di artigianato e superba manifattura per cui è famosa in tutto il mondo: i cammei di corallo e madreperla.