La provincia di Salerno è una zona del territorio italiano in cui l'arte e la gastronomia camminano di pari passo: il bello ed il buono della provincia di Salerno, verrebbe da dire!
Cominciamo dalla mozzarella di bufala campana DOP prodotta nella Piana del Sele, a ridosso del confine col Cilento, nell'area tra Battipaglia, Eboli e Paestum.
Se la mozzarella (ed i latticini in genere) di bufala può essere considerata l'"oro bianco" della Campania, l'"oro rosso" è senza dubbio il pomodoro San Marzano DOP dell'agro-nocerino-sarnese, apprezzato in tutto il mondo per la sua duttilità ad essere utilizzato in cucina sia fresco che conservato sottoforma di "pelato". La leggenda narra che il primo seme giunse dal Perù verso la fine del 700; piantato in una contrada della zona, diede origine, probabilmente per ibridazione con il pomodoro locale, al famoso San Marzano.
Interessante è anche il pomodorino detto "Corbarino", coltivato lungo le pendici dei Monti Lattari, sia nel versante della Valle del sarno che in quello della Costiera Amalfitana. Dal sapore agro-dolce è perfetto sia a crudo che conservato in grappoli appeso ai pergolati in attesa di essere utilizzato durante la stagione invernale.
L'olio extravergine di oliva delle Colline Salernitane DOP presenta al gusto ed all'olfatto intense note aromatiche che ne fanno prediligere l'uso in piatti di una certa consistenza, come le minestre a base di legumi, grigliate di pesce o pastasciutte corpose.
Usata soprattutto in pasticceria per la preparazione di gustose ricette, la nocciola tonda di Giffoni IGT si presenta perfettamente tonda, dalla pellicola interna facilmente staccabile e dal sapore molto aromatico.
Altri preziosi ingredienti della cucina locale è il Cipollotto Nocerino DOP, coltivato tutto l'anno nell'area dell'agro-nocerino-sarnese e nell'area pompeiana-stabiese, il caciocricotta, il caciocavallo podolico ed il caciocavallo silano DOP.
La mela annurca campana è giustamente definita la "regina delle mele", per la sua polpa bianca, croccante e compatta ed il so sapore gradevolmente acidulo. E' già raffigurata in alcuni affreschi rinvenuti ad Ercolano. Viene raccolta ancora acerba e l'arrossamento avviene a terra nei "melai", un tempo rivestiti di canapa, oggi, invece, di trucioli di legno o paglia.
Infine un buon bicchiere di vino Castel San Lorenzo DOC, nelle varianti rosso, bianco, rosato, moscato, moscato spumante e barbera.
Mariarosaria Pisacane