Sul territorio si sviluppano sia piste ciclopedonali che percorsi adatti alla mountain bike. Alcune delle passeggiate preferite dai triestini, dalla Napoleonica al lungomare di Barcola, sono aperte anche ai cicloturisti. Molto apprezzati per la varietà del paesaggio e le attrattive turistiche sono i percorsi transfrontalieri: dalla Traversata Muggesana, che prosegue oltreconfine sino al litorale sloveno, al tracciato - in parte su strada - che congiunge Opicina a Sezana, in Slovenia, con tappa alle scuderie di Lipizza.
Frequentatissima è la pista ciclopedonale intitolata allo storico ciclista triestino Giordano Cottur, nata dalla riconversione di un tratto dell'ex ferrovia che fino al 1959 collegava la stazione triestina di Campo Marzio a quella di Erpelle (Hrpelje). Da via Orlandini fino a Draga S. Elia, il percorso si sviluppa per 12 km su territorio italiano, per poi proseguire in Slovenia, fino a Divaccia.
Si può intercettare anche arrivando dal percorso cicloturistico del Carso che parte dalla Napoleonica di Opicina, basta proseguire verso Basovizza e poi scendere verso la Val Rosandra, dove passa la ex ferrovia.
Gli appassionati di mountain bike possono benefi ciare della fitta rete di sentieri carsici, dove vengono organizzare anche gare di endurance a staffetta su percorso sterrato, come la Carso 24 ore. Molto panoramica è la Traversata Mediterranea che si estende da Aurisina alla Val Rosandra, per un totale di circa 30 chilometri, buona parte dei quali con vista mare.
Curiosità
Chi ama le lunghe pedalate ma non le salite può arrivare ad Opicina affrontando il dislivello dal centro città all'altipiano carsico... comodamente seduto in tram. Con l'aiuto del tramviere si possono infatti caricare sulla parte anteriore del mezzo fino a 3 biciclette, godendosi il panorama senza faticare.