Dal punto di vista gastronomico il Cilento è una terra tutta da gustare. Patria della dieta mediterranea, è un'area in cui la natura ha dato il meglio di sé, per la varietà e l'altissima qualità dei prodotti. Il tutto, poi, condito da un paesaggio dalla bellezza senza eguali.
Cosa si può chiedere di più dalla vita che gustare le mozzarelle di bufala campana DOP all'ombra dei maestosi templi greci di Paestum? Dal colore bianco perlaceo, dalla superficie liscia e lucente, dalla crosta sottilissima e dall'inconfondibile sapore, nella zona della Piana del Sele ci sono numerosi caseifici artigianali in cui è possibile assistere alla produzione delle mozzarelle ed assaggiarle in loco. Eccellenti sono anche le ricotte di bufala, le provole affumicate, gli yogurt ed i formaggi.
Il carciofo tondo di Paestum IGP, di media pezzatura, tondo e senza spine, viene utilizzato in cucina per la preparazione di numerose ricette tipiche e piatti locali come la pizza di carciofini, la crema ed il pasticcio di carciofi.
Il panorama del Cilento è caratterizzato da un susseguirsi di uliveti da cui si ricava l'olio extravergine d'oliva Cilento DOP, dal colore giallo paglierino e dal sentore leggermente fruttato. E' il condimento ideale per piatti di una certa consistenza, tipici dell'area di origine, come grigliate di pesce, insalate selvatiche, verdure bollite, legumi e primi piatti in genere.
Il fagiolo bianco di Controne, piccolo, rotondo ed altamente digeribile, si presta a molte preparazioni: semplici e gustosi i "fagioli al tozzetto", ossia sulla fresella di pane rustico condito solo con un filo di olio extravergine di oliva locale.
Bianchissimo ed ideale da seccare al sole, eccellente per farciture, marmellate o contorno di abbinamenti insoliti, il fico bianco del Cilento è prodotto soprattutto nella zona di Agropoli. Da provare assolutamente i c.d. fichi secchi "impaccati", ossia ripieni di noci, mandorle e scorzette di limone o arancia oppure quelli ricoperti di cioccolata.
Paradiso del palato sono, inoltre, il marrone di Roccadaspide IGP, le alici di Menaica, presidio Slow Food, pescate da una decina di pescatori solo a Pisciotta attraverso una tecnica tradizionale che sopravvive solo in pochissimi luoghi costieri d'Italia, la soppressata di Gioi, altro presidio Slow Food, il cacioricotta di capra, il caciocavallo podolico e la mozzarella "co' a mortedda", prodotto tradizionale del basso Cilento, così chiamato per l'antico uso di conservare la mozzarella tra i rametti di mirto (in dialetto "mortedda"), donandole un sapore unico, dalle note erbacee e dal lontano aroma di cedro e limone.
Infine, un corposo calice di vino DOC Castel San Lorenzo o DOC Cilento, per riscoprire in un sorso tutti sapori ed i profumi di questa terra aspra, selvaggia e generosa.
Mariarosaria Pisacane