Quella sannita è una cucina dalle solide radici contadine. Si comincia sempre con un buon piatto di pasta fatta a mano (lagane, fusilli, "cicatielli", tagliatelle) condito con sugo di agnello, ragù o con legumi.
Tra i formaggi ricordiamo il Caciocavallo Silano Dop, prodotto con latte bovino dei pascoli locali sia nella versione "dolce" (fresco) che "piccante" (stagionato), il Pecorino di Laticauda Sannita ed il Caciocavallo Podolico, prodotto con latte di vacca della razza podolica. Dopo due anni di stagionatura i cacicavalli si ricoprono di una sottile muffa bianco-grigiastra e la pasta assume una consistenza dura e friabile, tendendo a rompersi in scaglie.
Altro piatto tipico del Sannio sono "ammugliatielli", involtini a base di polmone, fegato, animella, prezzemolo, aglio ed avvolti in budella di agnello.
Tra i prodotti ortofrutticoli ricordiamo la cipolla di Bonea, dai bulbi molto aromatici, il carciofo di Pietralcina, adoperato per la preparazione di uno squisito ragù, la mela annurca campana, dalla polpa bianca, consistente e leggermente acidula e le ciliegie di Tocco Caudio, nel Parco Regionale del Taburno-Camposauro.
Da provare il tortano di Amorosi, ripieno di salumi e formaggi locali; i crostini di pane di Faicchio, conditi con pomodori pelati, olio, origano, caciocavallo fresco e alici sott'olio; i taralli con finocchietto e pepe di San Lorenzello; i funghi porcini e le salsicce di Cusano Mutri, cucinate alla brace o utilizzate, sbriciolate e stemperate con la ricotta, come gustoso condimento per la pasta; il pregiato prosciutto di Pietraroja (di cui se ne trovano testimonianze già nel 1776); la pastiera di riso di Morcone (originale variante del tipico dolce pasquale napoletano); la "pizza chiena" di Campolattaro, imbottita con caciotta, prosciutto crudo, salsiccia piccante e uova; la lasagna paesana di San Lorenzo Maggiore, con mozzarella, salsiccia fritta e sbriciolata, uova sode, parmigiano e basilico; le frittelle di fiori di zucca con alici sott'olio e scamorza di Pietralcina ed i famosissimi torroncini ricoperti di cioccolato di San Marco dei Cavoti che, insieme al torrone di Benevento, sono prodotti molto apprezzati sia in Italia che all'estero.
Passando, ora, ai liquori non possiamo non menzionare il rinomato "Strega", un liquore ad alta gradazione alcolica, i cui componenti e la cui preparazione sono tenuti rigorosamente segreti ed è prodotto unicamente a Benevento, ed il nocino (o nocillo) preparato col mallo delle noci, ricco di tannini che gli conferiscono il caratteristico colore scuro.
La provincia di Benevento costituisce una meta obbligata per l'enoturista più esigente. La dinamica viticoltura che si pratica in questo territorio produce ben sei DOC, considerati tra i migliori vini d'Italia: l'Aglianico del Taburno, il Taburno, il Guardiolo, il Sannio, il Sant'Agata dei Goti ed il Solopaca.
Mariarosaria Pisacane