Parma, capitale europea del gusto
Senza far torto a nessuno, non v'è dubbio che la palma di capitale e crocevia dei buongustai spetti per nobiltà alla città di Parma. Sede dell'European Food Authority, vive di una cultura dei sapori e dell'alimentazione che si ritrova ovunque. Scoprite le sue colline, lungo le Strade dei Vini e dei Sapori, aggiratevi nei Musei del Gusto e respirerete così storia e magia delle squisitezze locali, per esempio a Langhirano, patria del Prosciutto di Parma DOP, a Felino, culla del salame, a Soragna, memoria vivente del Parmigiano Reggiano DOP o a Zibello, patria del celebre culatello DOP.
Dall'atmosfera di questi piccoli mondi comprenderete le origini di tanta bontà.
Un classico del gusto: il Parmigiano Reggiano
C'è un modo per far festa ogni giorno sulla tavola: basta concedersi un assaggio del re dei formaggi, il Parmigiano Reggiano DOP. Grave, robusto e fidato, come è stato definito, lo abbinate a qualsiasi pietanza, dalla più semplice alla più raffinata. Amato nella forma attuale da almeno otto secoli, la sua pasta dura e granulosa riesce a mettere d'accordo palati fini e salutisti. Privo di additivi e frutto di una semplice stagionatura del latte crudo lunga fino a 24 mesi, ha infatti caratteri di particolare ricchezza proteica e alta diferibilità, che lo rendono molto adatto anche per anziani e bambini. Se poi volete continuare a festeggiare, arrendetevi anche al piacere avvolgente dello squacquerone, indimenticabie con rucola e piadina, o al gusto piccante del celebre formaggio di fossa. Non ve ne pentirete.
Il tocco magico dell'Aceto Balsamico Tradizionale di Modena o di Reggio Emilia
Cosa sarebbe un'insalata senza il tocco irripetibile dell'Aceto Balsamico Tradizionale di Modena o di Reggio Emilia DOP, che la trasforma da anonimo contorno in superba prelibatezza? Per fortuna nostra e vostra, da alcuni anni questo liquido denso, scuro e lucente, figlio del mosto di uve pregiate, invecchiato in botti per almeno 12 anni, è definitivamente uscito dalle cantine che lo custodivano gelose ed ha conquistato anche fuori dai confini locali la fama e la gloria che meritava. utilizzato in molte ricette per insaporire, possiede una vocazione benefica, come testimoniano il suo nome e il suo aroma agrodolce, irresistibile, da cui è inevitabile lasciarsi inebriare.
Il Prosciutto dolce di Parma e di Modena
Se desiderate gustarvi un delizioso spuntino o introdurvi a un pranzo opportuno, dovete solo aver premura di servi, rilassarvi adeguatamente e lasciarvi amabilmente catturare dal piacere profondo del Prosciutto di Parma o di Modena, frutto prezioso della stagionatura delle cosce posteriori dei suini. Affettato e accompagnato dal pane - magari la celebre "coppia" ferrarese IGP con le sue punte leggere e fragranti - dalle tigelle o crescentine, squisite focacce modenesi, se non dalla classica piadina romagnola, la sua proverbiale dolcezza vi lascerà un godimento difficile da dimenticare.
(tratto da "Emilia Romagna, terra con l'anima")