Ristorante Pappacarbone - Via R. Senatore, 30 - Cava de' Tirreni (SA). Tel. +39 089466441 www.ristorantepappacarbone.it
Un pranzo al ristorante Pappacarbone è un'esperienza che soddisfa tutti sensi.
Ci siamo concessi una piacevole gita a Cava de' Tirreni di giorno, proprio per godere di un gustoso pranzo al ristorante.
Il benvenuto è dei migliori: ci accoglie una responsabile di sala, simpatica e sorridente, che ci accompagna nella prima sala e, essendo i primi clienti arrivati, ci lascia la facoltà di scegliere il tavolo.
Il locale è abbastanza spartano: semplici ma comode sedie, tavoli molto ampi per due persone, una comoda panca con cuscini imbottiti lungo una delle pareti della sala.
La responsabile di sala immediatamente ci mette a nostro agio chiedendo se gradissimo un po' di riscaldamento (in aprile inoltrato, assolutamente non necessario) e prendendo i soprabi ti da depositare in guardaroba.
L'ordinazione è molto semplice: essendoci recati al ristorante Pappacarbone per onorare la cucina del rinomato chef Rocco Iannone ci lasciamo stuzzicare dal menù degustazione.
La caposala, inoltre, ha la premura di avvertirci che, in caso di intolleranze alimentari, è possibile sostituire alcuni ingredienti.
La cucina di Pappacarbone è assolutamente locale: pesce freschissimo e mozzarella di prima qualità. Il tutto condito da un servizio attento, discreto ed informale e da una professionalità senza pari.
La lista dei vini è molto ben fornita e non particolarmente cara. Nonostante il pranzo fosse a base di pesce abbiamo ordinato un ottimo vino rosso: un Agliano del Vulture - Azienda Agricola Eubea - Covo dei Briganti del 2003, al costo di Euro 37 a bottiglia. La scelta si è rivelata più che indicata!
L'appetizer, default della casa, è costituito da gustosissime frittelle di fiori di zucca (tre a persona) e da una fettina di parmigiana di melanzane (fantastica, da far invidia a qualunque massaia del luogo).
Dopo l'appetizer si passa al vero e proprio menù degustazione del giorno:
- Brodo di bianchetti con broccoletti: una vera sinfonia di sapori, servito direttamente nel piatto da un tegamino di rame. L'antipasto risulta buono e particolare, sia per la consistenza dei bianchetti che per il sapore del brodo, esaltato dal profumo selvaggio del finocchietto.
- Seppie e carciofi con aceto balsamico di produzione propria: un abbinamento riuscitissimo, soprattutto con il vino che abbiamo scelto, grazie al sapore della riduzione di aceto balsamico all'Aglianico. La cottura delle seppie è una delle migliori che abbiamo mai provato e l'abbinamento di stagione con i carciofi è ormai un must.
- Ravioli alle erbe al sapore di mare: i ravioli sono imbottiti prevalentemente di ricotta e spinaci, arricchiti con un sapiente mix di altre erbette dell'orto. La pasta è tirata talmente a sfoglia da essere quasi trasparente (e nel piatto non si è aperto neppure un raviolo!). Il sugo che condisce i ravioli è semplicemente divino: una pescatrice con gamberi, seppie, vongole e cozze freschissime appena scottate che racchiudono ancora tutto il sapore del mare! Viene quasi voglia di fare una scarpetta nel sugo...
- Filetto di merluzzo con asparagi selvatici e vongole: un secondo leggero e raffinato, una perfetta fusione di sapori stagionali.
- Agnello con purea di patate: una vera scoperta in un ristorante dove il pezzo forte è il pesce! Il filetto di agnello sembra quasi caramellato. Succulento ed appetitoso si sposa divinamente con il purea appena preparato.
Durante il pranzo abbiamo inoltre avuto una piacevole sorpresa: uno degli chef è arrivato in sala ed ha iniziato ad affettare salumi. La caposala ci ha chiesto se volessimo assaggiare ed ovviamente abbiamo accettato. Pancetta, soppressata, speck affumicato su castagne ... una vera leccornia di prodotti a Km 0 e paesani al 100%, conservati in modo sublime tanto da avere la lacrima al taglio.
Alla fine del menù degustazione ci è stato offerto il dessert, che poteva essere preceduto da un assaggio di formaggi. E, naturalmente, ci siamo fatti vincere da questa ennesima tentazione! Il tagliere di formaggi ci viene servito dal sommelier, il quale ci illustra i vari tipi di pecorino, ricotte salate, gorgonzola e caciotte, abbinati a miele, confettura di fichi, di mele cotogne e di albicocche. Una vera delizia per il palato!
Ma è il momento che tutti i golosi di dolci come noi attendono per dare un giudizio serio ad un ristorante: il dessert!
Ordiniamo le madeleinette con crema fredda alla vaniglia ed una tarte con mele cotogne e salsa al Calvados
Tutto viene accompagnato da un ottimo passito di Pantelleria.
Le madeleinette sono appena sfornate ed il calore delle brioches contrasta deliziosamente con la salsa fredda alla vaniglia. In più le madeleinette sprigionano un ottimo profumo di uva passa che stuzzica il palato. La tarte alle mele cotogne è semplicemente un capolavoro: una combinazione di sapori che solo uno chef d'esperienza poteva partorire. Semplicemente fantastica!
Momento del conto e del caffè (che in questo locale viene preparato rigorosamente con la moka, come se fossimo a casa).
Il menù degustazione costa 70 euro a persona e considerato la freschezza degli ingredienti usati, l'ottima preparazione ed il superlativo servizio, ci sembra più che appropriato.
Un commento in più va speso proprio per il servizio: simpatico, attento, amichevole, informale ed allo stesso tempo molto professionale.
Il bilancio è più che positivo e consigliamo vivamente il ristorante Pappacarbone di Cava de' Tirreni, possibilmente a pranzo per poter godere appieno ed in totale relax del menù proposto dallo chef Rocco Iannone. E dopo la nostra visita non ci stupiamo affatto che sia elencato tra i migliori ristoranti della Regione Campania.
Chiara Furco e Chef Flavio Savino
Per Italia Lifestyle
18/04/2010