Il toponimo deriva dal latino "mons" (monte) mentre la seconda parte dal nome della famiglia Roero, che detenne a lungo il feudo. Comune in provincia di Cuneo, situato ai confini con il territorio di Torino, il paese ha vocazione prevalentemente turistica: notevole e determinante per l'economia locale è la coltivazione di ortaggi, della frutta, delle castagne e della vite, da cui si producono ottimi vini, quali Nebbiolo, Barbera, Arneis. Altra rilevante fonte di reddito è costituita dal commercio del legname.
Tra l'XI ed il XII secolo fu ceduto da Enrico III al Vescovo di Asti che a sua volta lo assegnò al Conte di Briandate. Quest'ultimo face costruire il primo castello, nel quale avrebbe trascorso l'inverno dell'anno 1158 Federico Barbarossa. I Biandrate detennero il territorio fino al termine del XIII secolo, periodo in cui, a seguito della sconfitta fatta loro subire dalla città di Asti, vendettero il castello ai Roero, che divennero feudatari di Santo Stefano e di Monteu e nel XV secolo ordinarono l'edificazione di un nuovo maniero in sostituzione di quello tramandato loro dai Biandrate. Dopo essere passato sotto il dominio di altri feudatari, sul finire del XVIII secolo divenne proprietà dei Savoia.
Da vedere:
La parrocchiale di San Nicolao fu ricostruita una prima volta al principio del XVII secolo e, insieme con il campanile, sul finire del XIX secolo. La facciata in stile rinascimentale fu rimaneggiata nel 1920. Si presenta estremamente ricca, divisa in due livelli, delimitata da colonne e interrotta da nicchie ospitanti statue. Il portale è sormontato da un piccolo timpano che sorregge due colonne. Si presenta a due navate Vi trovarono sepoltura dal XIV al XVIII secolo alcuni esponenti dei Roero.
La chiesa di San Pietro di Novelle ad Occhetti.
La chiesa di San Bernardino dei Disciplinanti ha subito rifacimenti in epoca barocca, presenta un pregevole portale del XVII secolo ed un prezioso altare.
La pieve di San Pietro di Novelle, già citata nell'anno 901, si presenta affiancata da un campanile seicentesco e dalla casa canonica.
La cappella di San Sebastiano.
Il castello dei Roero, collocato in una posizione sopraelevata, ha subito nel corso dei secoli numerosi rimaneggiamenti. Crollò in parte nel XVI secolo, subì ingenti danni a causa di un sisma nel 1887. Conserva gli originari affreschi del Seicento e capitelli del Trecento.