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Vietri sul Mare

Descrizione

Prima delle 13 perle della Costa d'Amalfi giungendo da Salerno, incastonata nell'angolo più protetto dell'omonimo golfo, Vietri sul Mare è situato ai piedi del Monte San Liberatore e domina la valle del fiume Bonea. E' conosciuto in tutto il mondo per l'apprezzato artigianato ceramico, dalla vivace policromia, le cui prime testimonianze risalgono al XV secolo.
Sebbene la leggenda racconti che l'eroe greco Giasone, durante il suo peregrinare alla ricerca del vello d'oro, fondò su queste coste l'antica "Marcina" (probabilmente corrispondente all'attuale Marina, frazione di Vietri sul Mare), il paese ha origini etrusche e svolse nei secoli il ruolo di avamposto sul mare per i traffici commerciali verso le zone interne. Occupata dai Romani (numerosi sono i ritrovamenti archeologici risalenti a tale periodo portati alla luce nella frazione di Marina), durante il periodo longobardo divenne una zona periferica della città di Salerno. Passò, poi, sotto la giurisdizione dell'Abbazia benedettina della Santissima trinità di Cava de' Tirreni e fece parte del comune di cava de' Tirreni fino al 1806, quando ottenne l'autonomia amministrativa.

Tra i siti di maggior interesse, menzioniamo:
- la Chiesa di San Giovanni Battista, eretta nel XVII secolo in stile tardo-rinascimentale napoletano, ad un'unica navata con transetto e cupola ricoperta da mattonelle maiolicate. All'esterno si erge un alto campanile. La struttura preesistente, risalente al X secolo, subì nel corso dei secoli vari rimaneggiamenti.
All'interno è conservato un pregevole altare in marmo del Seicento, un soffitto a cassettoni in oro zecchino, una statua del Santo in alabastrine, un cinquecentesco polittico attribuito ad Andrea da Salerno ed un crocifisso dipinto su tavola dell'XI secolo.
- l'Arciconfraternita dell'Annunziata e del Rosario, di origine seicentesca, con facciata decorata da ceramiche dipinte;
- la Chiesa della Madonna delle Grazie, nella frazione di Raito, risalente al XVI secolo;
- la Chiesa di Santa Margherita, nella frazione di Albori;
- la Chiesa di Santa Maria delle Grazie, in località Benincasa;
- Palazzo Solimene, realizzato nel secondo dopoguerra da Paolo Soleri. All'interno è conservata una vasta esposizione di ceramiche contemporanee;
- l'ex Palazzo Taiani con la suggestiva torre colombaia, utilizzata anche come torre di avvistamento anti-saracena;
- la cinquecentesca Torre Crestarella, impiantata su uno scoglio e facente parte del complesso sistema difensivo costiero;
- la Torre difensiva di Marina di Albori;
- Villa Guariglia, nella frazione di Raito, un tempo di proprietà dell'ambasciatore d'Italia Raffaele Guariglia, circondata da un bel parco ricco di vegetazione mediterranea. Oggi è sede del Museo della Ceramica Vietrese, del Centro Studi Salernitani "Raffaele Guariglia" nonché di concerti e manifestazioni culturali specie durante i mesi estivi.
- il Museo della Ceramica Vietrese, ospitato nella Torretta Belvedere di Villa Guariglia a Raito, espone tipici esempi di produzione ceramica locale, nonché significativi esempi di ceramica campana, calabrese, pugliese e ligure;
- il Museo artistico-industriale Manuel Cargaleiro che si ispira al modello storico dei primi musei artistico-industriai, promuovendo lo sviluppo dell'arte ceramica contemporanea, con particolare riferimento alla tradizione vietrese ed ai rapporto con gli altri paesi del bacino del Mediterraneo.
- le frazioni di Molina (così detta per la presenza di mulini ad acqua), Benincasa, Dragonea, Albori e Raito;
- i "due fratelli", piccoli faraglioni che spuntano dalle acque di Marina, a cui sono legate numerose leggende;
- le numerose botteghe artigiane che realizzano ed espongono prodotti ceramici dai colori vivi e caldi, in tipico stile "ceramica vietrese".

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