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Muro Lucano

Descrizione

Comune della provincia di Potenza, arroccato lungo i fianchi di una collina e dominato dalla mole imponente del castello e dalla suggestiva cornice delle case in pietra, Muro Lucano sorge in un'area in cui sono stati riportati alla luce resti di mura megalitiche e tracce di epoca romana. C'è, infatti, chi sostiene che il borgo sia stato fondato dagli esuli dell'antico municipium romano di "Numistro" o "Numistrone" (dove, tra l'altro, secondo la leggenda avvenne la battaglia tra Annibale e Marcello nel 210 a.C.) che, per sfuggire ai continui attacchi saraceni, decisero di trovare rifugio in zone più impervie e difficilmente accessibili, fortificando il nuovo borgo con una cinta muraria (da qui, appunto, l'origine del toponimo).
ha dato i natali a San Gerardo Majella, protettore della Basilicata. Qui, inoltre, ha trovato la morte la Regina Giovanna I d'Angiò per ordine di Carlo di Durazzo.
Siti di interesse:
- il castello, edificato tra il IX ed il X secolo, fortemente rimaneggiata nel corso dei secoli, a causa, soprattutto, dei frequenti terremoti che hanno sconvolto la zona. Dell'origonaria struttura rimangono solo la torre ed un tratto di mura.
- la Cattedrale di San Nicola e Camera, coeva al castello ed anch'essa rimaneggiata nei secoli successivi. All'interno sono custodite tele settecentesche ed affreschi di Giuseppe Avallone di Salerno;
- la Chiesa di Sant'Andrea, inglobata nel Convento di Sant'Antonio e risalente al 1420. Si presenta ad un'unica aula con soffitto a cassettoni. All'interno è possibile ammirare un pregevole crocifisso ligneo, una cattedra vescovile, un prezioso presepe settecentesco napoletano ed un bell'altare maggiore in marmo;
- il Santuario di Santa Maria delle Grazie, realizzato tra il XII ed il XIII secolo, durante i recenti lavori di ristrutturazione sono stati riportati alla luce i resti di un'antica fornace romana. Interessanti sono i due leoni in pietra e l'ara circolare posti all'entrata, di probabili origini romane.
- la Chiesa di San Marco Evangelista (1578);
- la Chiesa della Madonna del Carmine (1606), dove fu cresimato San Gerardo;
- la Chiesa della Santissima Trinità, dove fu battezzato San Gerardo;
- la Chiesa e il Convento dei Cappuccini (XVI secolo).

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