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Latina

Descrizione

Fondata nel 1932 con il nome di Littoria, Latina fu la prima delle quattro "città nuove" realizzate nella zona dal regime fascista durante i lavori di bonifica dell'Agro pontino. Nell'antichità la zona fu abitata prima dai Volsci e poi sottomessa dai Romani; con la caduta dell'impero romano e le successive invasioni barbariche furono distrutte le opere di bonifica realizzate dai Romani e ben presto l'area si ricoprì di malsane paludi che nemmeno lo Stato Pontificio riuscì a bonificare.
Inaugurata il 18 dicembre del 1932 con una solenne cerimonia a cui partecipò anche Mussolini, Littoria fu popolata da immigrati veneti, friulani, emiliani, abruzzesi nonché abitanti della zona. Nel 1946, dopo la Seconda Guerra Mondiale, fu costretta a mutare il suo nome in Latina su pressione delle Truppe Alleate che chiesero alla popolazione un forte segnale di rottura col passato.
Gravemente danneggiata durante i bombardamenti, sopravvivono solo pochi edifici del periodo fascista, espressione di architettura razionalista.
Il Palazzo Comunale (1932-1933) domina Piazza del Popolo è opera dell'architetto Oriolo Frezzotti e si presenta a due piani con piano rialzato a portico ed una torre campanaria centrale. All'interno l'ampio giardino è ornato da una statua bronzea (Dafne, 1923) dell'artista E. Mayo donata nel 1933 dalle Confederazioni Fasciste dei Datori di Lavoro e dei Lavoratori.
Il Palazzo della Questura (1934-1936), invece, porta la firma dell'architetto Ernesto Caldarelli, mentre il Palazzo delle Poste quella del celeberrimo architetto Angiolo Mazzoni.
Affacciata sull'omonima piazza, la Cattedrale di San Marco venne terminata nel 1933 e si presenta come una rivisitazione novecentesca dello stile romanico. La facciata, infatti, è caratterizzata da tre alte arcate suddivise da pilastri con fasce di materiali diversi per creare una bicromia. Ai lati si trovano quattro statue raffiguranti gli Evangelisti. A chiudere la facciata è collocato un timpano triangolare ornato con lo stemma di Pio XI.

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